Le stagioni più calde ci consentono di svolgere numerose attività all’aperto e di godere, finalmente, del clima favorevole. Tuttavia, è proprio allora che fango, muffa, polline, residui e inquinamento agiscono maggiormente, coprendo e sporcando rapidamente ogni superficie.
Un’idropulitrice è lo strumento ideale per restituire alle superfici esterne un aspetto fresco e pulito. Essa consente di svolgere in pochi minuti un lavoro che richiederebbe ore, se effettuato manualmente. Mentre è possibile avere un’idea di quali dimensioni e potenza rispondano alle proprie necessità, scegliere ed utilizzare correttamente un’idropulitrice richiedono tempo e pratica.
Elettrica o a scoppio
Che si tratti di idropulitrice acqua calda o di una con motore a scoppio, la struttura e funzionalità di tale utensile rimangono le stesse: una pompa si occupa di pressurizzare l’acqua proveniente da un rubinetto esterno fino a raggiungere la forza adeguata e di condurla attraverso un ugello spray, il quale sarà operato per indirizzare correttamente il getto d’acqua.
Più alta sarà la pressione, misurata in bar, più efficiente risulterà l’azione pulente. Per un utilizzo hobbistico e non molto frequente, si potrà notare che una pressione tra i 100 e i 150 bar risulta più che efficace per svolgere ogni tipo di pulitura esterna. Nel caso si necessiti di prestazioni più elevate, alcuni modelli, solitamente con motore a scoppio, offrono fino a 500 bar di pressione.
Scegliere la bocchetta
Conoscerne le caratteristiche è molto importante, ma imparare ad utilizzare idropulitrice nel modo corretto può rendere il nostro lavoro ancora più efficiente. Se vi è la possibilità, scegliere la bocchetta adatta alle proprie necessità può facilitare non poco la pulitura. Diverse bocchette modificano la configurazione con cui l’acqua viene espulsa.
Una configurazione più ampia risulterà in una pressione minore e sarà più adatta al risciacquo o al lavaggio con detergenti. Rendere il getto più ristretto e concentrato, invece, determinerà una pressione maggiore, la quale sarà più efficace per l’eliminazione di macchie ostinate e in profondità.
Il primo utilizzo
Prima di avviare la idropulitrice, è opportuno verificare che la fonte idrica dalla quale si attinge potrà soddisfare i requisiti minimi dell’utensile e che non siano presenti detriti o ostacoli di alcun genere, in modo tale che l’acqua riesca a scorrere correttamente.
Premere il grilletto di cui l’ugello è dotato permette, inoltre, di eliminare eventuale aria residua e di liberare il canale. Da questo momento, si può aprire completamente il rubinetto dell’acqua che alimenterà l’idropulitrice. Si consiglia di far scorrere acqua per circa un minuto, così da eliminare tutta l’aria e preparare l’utensile. La bocchetta andrà impostata su un getto più morbido, in modo da evitare rinculo e perdita di controllo dello strumento. Successivamente, è possibile avviare l’idropulitrice.
Se si tratta di un modello con motore a scoppio, è consigliabile bilanciare con un piede la forza necessaria allo “strappo” e all’avvio della macchina. Per ottenere un risultato ideale senza danneggiare le superfici, è opportuno testare prima il livello di pressione e la configurazione del getto d’acqua in un luogo sicuro. Operando all’esterno, proteggere piante e oggetti fragili con un telo può prevenire eventuali danni.
Nel momento in cui ci si appresta a pulire una superficie, occorre mantenere il getto d’acqua ad un’angolazione di 45° rispetto ad essa e muovere in maniera omogenea l’ugello, così da eliminare efficacemente lo sporco, invece di spingerlo ancora più in profondità. Infine, si consiglia di non utilizzare l’idropulitrice per il lavaggio di finestre, le quali, a causa dell’alta pressione, potrebbero danneggiarsi.