Si era soliti abbinare l’utilizzo della piastra per capelli a una scarsa considerazione per la salute del capello stesso. La piastra per capelli, fino a qualche anno fa, serviva del resto quasi unicamente per lisciare efficacemente la capigliatura, e a qualunque costo… anche quello di trovarsi con capelli secchi, sfibrati e pieni di doppie punte. Ma dritti come uno spaghetto.
Questo apparecchio, però, ha saputo evolversi di pari passo con l’evoluzione della tecnologia e oggi sul mercato si trova un’ampia gamma di modelli che servono ai più svariati scopi. Lisciare o arricciare, dare volume oppure toglierlo, ma anche curare e idratare capelli e cuoio capelluto. La piastra per capelli non è più nemmeno un accessorio “da quattro soldi”: lo sapevate che esistono modelli che superano i cinquecento euro?
La nuova piastra si prende cura del capello
È interessante osservare come l’innovazione tecnologica sia entrata nel mondo delle piastre per capelli. Dalle rudimentali piastre di ferro arroventato siamo passati a modelli a vapore e infrarossi, che si affiancano a quelli più basici che continuano a sfruttare la conduzione termica per disciplinare il capello. Ma la miglior piastra per capelli moderna e super tecnologica cosa fa in più rispetto ad una vecchio stile?
Sono talmente diverse le varie tecnologie che il paragone è quasi improprio. Tutte e tre le tipologie di piastre sfruttano il calore per modellare il capello, ma c’è modo e modo di farlo. La piastra a infrarossi è quella più innovativa nonché costosa; utilizza i raggi infrarossi per penetrare nel capello e scaldarlo dall’interno verso l’esterno. Non c’è stress termico per il capello e la sua struttura nonché la sua idratazione vengono preservate.
La piastra a vapore è più simile a quella tradizionale, ma sfrutta il calore generato dal surriscaldamento dell’acqua per modellare i capelli tramite il vapore caldo; il beneficio facilmente intuibile è che il vapore contribuisce a idratare capelli e cute, oltre a garantire una messa in piega più duratura proprio grazie alla maggiore idratazione. Lo shock termico per il capello è più contenuto rispetto alla piastra tradizionale.
Messa in piega? No, seduta curativa
Se qualcuno dovesse raccontarvi di come ha curato la propria capigliatura grazie all’utilizzo di una piastra per capelli, ora che avete queste informazioni non vi stupirete più. Molte piastre per capelli utilizzano anche uno ionizzatore per aumentare l’effetto idratante: gli ioni negativi generati interagiscono con gli ioni positivi delle molecole d’acqua presenti sul capello, favorendone la penetrazione all’interno del capello stesso. Lo ionizzatore inoltre annulla la carica elettrostatica presente sui capelli.
È un falso mito invece quello che vedrebbe la piastra per i capelli alleata nella lotta alle lendini, le uova di pidocchio che spesso infestano le teste dei bambini in età scolare. Il principio in base al quale potrebbero aiutare non è dei più salutari: sarebbero efficaci in virtù dello shock termico che riescono a causare, in grado di cuocere letteralmente le lendini. Il rischio di bruciare capelli e cuoio capelluto è però concreto.
Come dal parrucchiere, però a casa
La strada è tracciata dunque: da strumento economico per una soluzione rapida e non sofisticata al problema della piega, la piastra per capelli sta diventando un apparecchio raffinato, multifunzionale, in grado di sostituire almeno in parte i servizi di un buon parrucchiere. L’investimento economico in molti casi non è trascurabile, ma in un mondo sempre più distanziato socialmente il fai da te diventa un’opzione sempre più concreta.